Strict Standards: Only variables should be assigned by reference in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/plugins/content/jw_allvideos/jw_allvideos.php on line 75

Strict Standards: Declaration of JParameter::loadSetupFile() should be compatible with JRegistry::loadSetupFile() in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/libraries/joomla/html/parameter.php on line 512

Strict Standards: Non-static method AllVideosHelper::getTemplatePath() should not be called statically, assuming $this from incompatible context in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/plugins/content/jw_allvideos/jw_allvideos.php on line 116

Strict Standards: Only variables should be assigned by reference in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/plugins/content/jw_allvideos/jw_allvideos/includes/helper.php on line 18

Effetto Fotovoltaico

Questa tecnologia sfrutta l'effetto fotovoltaico che è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori, in grado di convertire l'energia della radiazione solare in energia elettrica, senza parti meccaniche in movimento e senza l'uso di alcun combustibile. La tecnologia fotovoltaica (FV) consente di trasformare direttamente l'energia della radiazione solare in energia elettrica, con un'efficienza globale tra il 16% e il 20% per una singola cella fotovoltaica monocristallina.

Questi dispositivi sono fabbricati a partire da materiali semiconduttori, come il silicio (Si), l'arsenurio di gallio (GaAs) e il solfato di rame (Cu2S). In una cella fotovoltaica, i fotoni della luce solare incidente spezzano i legami degli elettroni del semiconduttore, consentendo così agli elettroni di muoversi liberamente nel semiconduttore. Le posizioni lasciate libere dagli elettroni agiscono come cariche positive e prendono il nome di "lacune". Le celle fotovoltaiche consistono generalmente in due regioni sottili, una sopra all'altra, ognuna dotata di impurità aggiunte appositamente chiamate droganti. Il risultato è che una regione è di "tipo n", avendo un eccesso di elettroni (negativi), mentre l'altra è di "tipo p", avendo un'eccesso di lacune positive. Questa struttura a 2 regioni, chiamata giunzione p-n, produce un campo elettrico interno. Quando i fotoni creano elettroni liberi e lacune in prossimità della giunzione p-n, il campo elettrico interno li fa muovere in direzioni opposte; gli elettroni si muovono verso il lato n e le lacune si muovono verso il lato p. Viene quindi generata una tensione (forza elettromotrice, f.e.m.) fra le regioni p ed n, con il lato p positivo ed il lato n negativo. Se tramite di fili si collegano il lato p ed il lato n ad un "carico", per esempio una lampadina, vi è una tensione ai capi del carico e una corrente elettrica scorre sul carico.


Strict Standards: Non-static method AllVideosHelper::getTemplatePath() should not be called statically, assuming $this from incompatible context in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/plugins/content/jw_allvideos/jw_allvideos.php on line 346

Strict Standards: Only variables should be assigned by reference in /var/www/vhosts/togni-solar.ch/httpdocs/current/plugins/content/jw_allvideos/jw_allvideos/includes/helper.php on line 18

Il silicio in forma cristallina è il materiale maggiormente utilizzato per la fabbricazione di celle fotovoltaiche, che tipicamente hanno dimensioni di 12 cm x 12 cm. Le celle vengono assemblate in modo da ottenere moduli fotovoltaici di circa mezzo metro quadrato di superficie. 

 

  

Celle di altro tipo sono quelle in silicio policristallino e amorfo che hanno generalmente un rendimento inferiore, e quelle con più di due giunzioni che possono avere un rendimento superiore, ma sono molto care. Al momento uno sforzo considerevole viene impiegato per sviluppare celle plastiche con polimeri che dovrebbero avere un basso costo, ma anche una bassa efficienza.

I sistemi fotovoltaici sono costituiti da molti pannelli FV connessi in serie e in parallelo; grazie a questa modularità presentano una grande flessibilità di utilizzo. Un sistema fotovoltaico può essere un sistema isolato (stand alone) oppure connesso alla rete elettrica (grid connected). 

In entrambi i casi occorre trasformare la corrente elettrica continua fornita dalle celle in corrente alternata tramite l'utilizzo di un inverter.

Il silicio

Il silicio ha come simbolo Si e come numero atomico il 14.

Curiosità a non tutti nota: è il secondo elemento per abbondanza nella crosta terrestre dopo l'ossigeno, componendone il 25,7% del peso. Si trova in argilla, feldspato, granito, quarzo e sabbia.

Come utilizzare il silicio:

il silicio ultrapuro è un semiconduttore e deve essere drogato con arsenico, fosforo, gallio o boro per renderlo più conduttivo e utilizzarlo in pannelli fotovoltaici.

Esistono due tipi di drogaggio legati al silicio che permettono di dare eccesso di elettroni alla banda di conduzione (semiconduttore di tipo n) o lacune di elettroni alla banda di valenza (semiconduttore di tipo p), permettendo quindi passaggio di corrente elettrica.

Il silicio puro e drogato, delineato sulle due facce da conduttori, è quindi la nostra cella fotovoltaica, pronta ad entrare a far parte dei moduli fotovoltaici.

Troviamo due tipi di celle in silicio:

silicio amorfo: atomi legati senza ordine + economico, - efficienza.

silicio cristallino: gli atomi si legano formando un reticolo tridimensionale ordinato - economico, + efficienza.

Amorfo o monocristallino?

E' meglio il silicio amorfo o il poli/monocristallino per i pannelli fotovoltaici?

Il silicio amorfo depositato in film su un supporto opportuno rappresenta una scelta concreta per avere il fotovoltaico a costi bassi rispetto a pannelli che usano altre forme del silicio.

I pannelli in amorfo vengono indicati con la sigla a-Si e hanno costi di molto inferiori rispetto al monocristallino e al policristallino.

Il rendimento di questi pannelli non è molto elevato e questa è la loro maggiore pecca, per ogni metro quadrato di pannelli solari in silicio amorfo si ottengono tipicamente solo 60 watt di picco. Il silicio policristallino e quello monocristallino hanno costi superiori, ma anche efficienze più elevate. Tipicamente per un metro quadro di pannelli di questo tipo si hanno potenze pari a 130-140 watt di picco.

L'amorfo ha caratteristiche particolari che però non cambiano i costi indicati, sono solo questioni tecniche. Dopo tre / sei mesi il rendimento iniziale dell'a-Si cala e si stabilizza su un meno 20% che è già compreso nella potenza del pannello indicata in etichetta.

Quindi nei primi mesi avremmo un pannello più potente di quello indicato nelle specifiche. Inoltre l'efficienza intesa come capacità di trasformare l'energia del sole in energia elettrica è molto più bassa del monocristallino, quindi sono necessarie aree più grandi per avere la stessa energia.

Riassumendo i vantaggi dei pannelli in silicio amorfo rispetto ai poli- monocristallini sono un costo minore, e la maggior flessibilità nell’installare i campi solari. Gli svantaggi sono una maggiore superficie necessaria per ottenere le stesse prestazioni (dal 40 al 100% in più), e la minor esperienza nella tenuta delle prestazioni a lungo termine, essendo i pannelli amorfi tecnologicamente più nuovi rispetto ai poli- / monocristallini.